i miei libri

Enrico Aletti e la storia inedita del primo organo elettronico italiano. Funzionante con lampade a gas inerte.

Enrico Aletti e la storia inedita del primo organo elettronico italiano. Funzionante con lampade a gas inerte (libro)

Il protagonista di questo libro è Enrico Aletti che aveva ereditato dal padre Attilio una fabbrica artigianale di organi a canne.

La Fratelli Aletti di Monza in cento anni di attività ha lavorato a circa 600 organi, in questo testo racconto come il protagonista di questa vicenda, Enrico Aletti, abbia affrontato il problema della produzione di suoni acustici in modo diverso da quello naturale, vale a dire applicando l’elettronica con le conoscenze e con i modesti mezzi allora disponibili.

Il pezzo storico di maggiore interesse, fra quelli costruiti dal nostro “inventore brianzolo”, è, senza dubbio, l’organo elettronico i cui oscillatori di nota funzionano sfruttando le lampade al neon e il fenomeno della scarica capacitiva.

Fu brevettato da Enrico Aletti con attestato di privativa industriale (Brevetto N°378.223) rilasciato il 19/9/1939 dall’Ufficio della Proprietà Intellettuale che ai tempi faceva parte del “Ministero delle Corporazioni”.

La descrizione di questo brevetto e di tutti gli altri temi qui trattati, è stata resa possibile grazie alla favorevole sorte che ha legato la famiglia Aletti a quella di mio padre Alessandro Corno. Un particolare ringraziamento va riconosciuto anche ai figli di Enrico Aletti: Giovanni ed Angela

Fratelli Aletti Monza Fabbrica d'Organi
Copertina retrostante di un catalogo armonium della ditta Aletti del 1905.

Nel 1939 Enrico Aletti brevetta il primo organo elettronico italiano funzionante con lampade a gas inerte. In oltre 300 immagini la storia del progetto, la descrizione dettagliata di altri due sistemi per la produzione elettrica-elettronica di note e la storia della Premiata Fabbrica di organi da chiesa “Fratelli Aletti” di Monza.

Il racconto della ricerca, e dell’avvenuto ritrovamento, di un originalissimo brevetto depositato nel 1896 da Enrico Aletti alla Regia Prefettura di Milano. Un’occasione per descrivere tecnicamente uno dei primi tentativi italiani escogitati per passare da un sistema nel quale la generazione dei suoni avviene in modo tradizionale ad un sistema completamente elettronico.

Il tutto corredato da disegni originali, brevetti, documenti e fotografie d’epoca. A completamento, un breve excursus storico sui precedenti più noti della produzione di note con metodi elettrici.

“Nella lettura di questo lavoro, colpisce la sensazione di immergersi in una realtà che si rivela gradualmente, che avvince e che diventa quasi familiare, lasciandosi intuire e cogliere con chiarezza e freschezza. Aletti si rivela nella concretezza del suo operare e del suo interagire con persone, imprese e istituzioni, per realizzare le sue intuizioni, i suoi arditi slanci ideativi.”
Guido Marchetti.