“Anche se non potremo mai ascoltare le esatte timbriche che lo strumento di Aletti avrebbe potuto produrre secondo le reali intenzioni dell’inventore, grazie ai sofisticati mezzi informatici che l’odierna tecnologia ci mette a disposizione, tentare una verosimile – per quanto soggettiva – ‘ricostruzione virtuale’ della sua sonorità complessiva partendo dal suono-base dei generatori superstiti e restaurati (quattro di essi tuttora funzionanti), è l’idea che mi ha spinto a realizzare – anche grazie alla comprensibile ed entusiastica collaborazione del gentilissimo sig. Corno – il presente, curioso ‘esperimento’.
(Maestro Roberto Rampini)