Il suono del primo organo elettronico italiano, costruito e brevettato da Enrico Aletti nel 1939

Il primo organo elettronico italiano funzionante con lampade a gas inerte. Brevetto N° 378.223 di Enrico Aletti (1939)
(fig. 1) Il primo organo elettronico italiano funzionante con lampade a gas inerte. Brevetto N° 378.223 di Enrico Aletti (1939)

“Anche se non potremo mai ascoltare le esatte timbriche che lo strumento di Aletti avrebbe potuto produrre secondo le reali intenzioni dell’inventore, grazie ai sofisticati mezzi informatici che l’odierna tecnologia ci mette a disposizione, tentare una verosimile – per quanto soggettiva – ‘ricostruzione virtuale’ della sua sonorità complessiva partendo dal suono-base dei generatori superstiti e restaurati (quattro di essi tuttora funzionanti), è l’idea che mi ha spinto a realizzare – anche grazie alla comprensibile ed entusiastica collaborazione del gentilissimo sig. Corno – il presente, curioso ‘esperimento’.
(Maestro Roberto Rampini)

La registrazione del suono dei generatori superstiti

registrazioni dei suoni dell'organo elettronico Aletti
(fig. 2) L’amico Mario Calloni e il sottoscritto ripresi nel locale tecnico durante la fase di registrazione dei suoni dell’organo elettronico di Enrico Aletti.

Il suono dell’organo elettronico Aletti

Corale di Bach “Wer nur den lieben Gott lässt walten” ricostruito dal maestro Roberto Rampini con i suoni originali dell’organo elettronico Aletti.

Come è nata l’idea di “suonare” l’organo elettronico Aletti del 1939.

Lo scorso 20 febbraio 2018 perviene nella mia casella di posta elettronica da parte del M° Roberto Rampini, (vedi fig. 3) che mi aveva richiesto qualche tempo prima il mio libro sull’organo elettronico di Enrico Aletti, un lungo messaggio con un allegato.

Il M° Roberto Rampini alla consolle dell’organo Silbermann della Leonhardskirche di Basel (CH) in occasione del Concerto solista del 9 Ottobre 2015 per la Rassegna ‘Orgelspiel zum Feierabend’
(fig. 3) Il M° Roberto Rampini alla consolle dell’organo Silbermann della Leonhardskirche di Basel (CH) in occasione del Concerto solista del 9 Ottobre 2015 per la Rassegna ‘Orgelspiel zum Feierabend’

Fra le righe del suo scritto, leggo che lo stesso maestro Rampini nel visualizzare l’audiovisivo di una delle mie conferenze presenti nel mio sito, gli era balenata l’idea di prelevare i suoni dell’organo elettronico Aletti ivi registrati durante la dimostrazione di funzionamento, con il fine di ricostruire e ricomporre in modo virtuale i suoni in una breve dimostrazione audio.

Così fece; il formato digitale audio, elaborato sempre dal maestro Rampini, si trovava in allegato.

Capii da subito che l’idea era unica e originale anche se non mi aspettavo certamente un risultato simile una volta che avevo ascoltato il brevissimo audio di circa sette secondi.

Dopo il primo ascolto rimasi infatti quasi anestetizzato dal suono che il caro maestro era riuscito ad ottenere; lo ascoltai numerose volte poiché non mi rendevo conto che quelli erano i suoni ricostruiti dell’organo elettronico brevettato da Enrico Aletti nel 1939! (vedi fig. 1)

Entusiasta contattai subito il maestro Roberto Rampini per richiedere se non gli era possibile formare un nuovo supporto digitale con un maggiore tempo di ascolto, scrivere un articolo descrittivo con le spiegazioni tecniche di come egli sia giunto a un tale risultato audio e infine concludere lo scritto con le sue valutazioni musicali poiché avevo intenzioni di pubblicare il tutto sul mio sito internet.

La risposta non tardò ad arrivare nella mia casella; dopo qualche giorno infatti il maestro Rampini mi comunicò la sua massima disponibilità alle le mie richieste; per ottenere un risultato ottimale della parte audio si trattava solamente di registrare i suoni degli oscillatori di nota dell’organo con una apparecchiatura di tipo professionale.

In questa ottica contattai prontamente il caro amico Mario Calloni (vedi fig. 2) che, sorpreso e incuriosito da questa attività si rese anch’egli da subito disponibile a mettere a disposizione tutte le sue apparecchiature e tutto quello che necessitava per registrare nel migliore dei modi i singoli suoni degli oscillatori.

Ritengo inutile proseguire oltre; i risultati di tutto questo impegno e di tutto questo lavoro li possiamo ascoltare nel corale di Bach “Wer nur den lieben Gott lässt walten” costruito con grande professionalità dal maestro Roberto Rampini.

Permettetemi di ringraziare personalmente il maestro Rampini, ideatore del progetto fonico, il mio caro amico Mario Calloni per la sua competenza e disponibilità e tutte le persone che con passione e con pazienza amano la musica d’organo e la nostra recente storia organario-tecnologica.

Una ‘ricostruzione virtuale’ della sonorità dell’organo ‘Aletti’.
Di Roberto Rampini.

Sono venuto a conoscenza della storia di Aletti e dei suoi pionieristici tentativi di realizzare (nel lontano 1939!) il primo ‘organo elettronico’ italiano leggendo l’interessante e documentato libro di Serafino Corno ‘Enrico Aletti e la storia inedita del primo organo elettronico italiano funzionante con lampade a gas inerte’.

A qualcuno potrebbe apparire un’operazione del tutto anacronistica continuare ad occuparsi oggigiorno di apparecchiature che, confrontate con i mezzi tecnologici odierni, sembrano appartenere ad un’epoca ormai lontanissima e quasi… ‘preistorica’! Questo genere di considerazioni – in realtà assai superficiali – non provengono però da persone intellettualmente curiose e competenti quali l’autore del libro, motivate a comprendere con grande passione le radici delle proprie tradizioni artigianali e valorizzando nel presente le opere ingegnose realizzate dai loro predecessori (persone intraprendenti e industriose come Enrico Aletti) con i quali hanno avuto, fra l’altro, la fortuna di collaborare.

Sfogliando il bel libro di Serafino Corno – ricchissimo di foto, illustrazioni e grafici – un po’ dispiace (a chi non possiede, come il sottoscritto, specifiche conoscenze di tipo elettrotecnico) di non riuscire a seguire pienamente l’autore nella dettagliata spiegazione dei vari schemi elettrici riportati, giungendo a comprendere solo a ‘grandi linee’ il funzionamento degli stessi!

Anche se non potremo mai ascoltare le esatte timbriche che lo strumento di Aletti avrebbe potuto produrre secondo le reali intenzioni dell’inventore (il progetto non giunse purtroppo a compimento a causa delle ben note vicende belliche – la sua fabbrica venne infatti distrutta dai bombardamenti) possiamo comunque, grazie ai sofisticati mezzi informatici che l’odierna tecnologia ci mette a disposizione, tentare una verosimile – per quanto soggettiva – ‘ricostruzione virtuale’ della sua sonorità complessiva partendo dal suono-base dei generatori superstiti e restaurati (quattro di essi tuttora funzionanti), ed è proprio questa l’idea che mi ha spinto a realizzare – anche grazie alla comprensibile ed entusiastica collaborazione del gentilissimo sig. Corno – il presente, curioso ‘esperimento’.

Utilizzando accurate registrazioni digitali di partenza dei singoli oscillatori ho proceduto nel seguente modo:

  1. ‘Ripulitura’, stabilizzazione in frequenza e intensità dei quattro campioni (utilizzando il software professionale di editing audio ‘Sound Forge’), con successiva estrapolazione della miglior sezione di ogni file ed eliminazione del disturbo elettrico di contatto dovuto al transitorio d’attacco dei generatori Aletti: un problema che l’inventore avrebbe comunque dovuto affrontare per un utilizzo davvero musicale dei suoi oscillatori (di natura senz’altro differente ma per certi versi analogo al problema del ‘click’ prodotto dalle ruote elettromagnetiche di Laurens Hammond) e sembra che lo avesse in parte risolto – anche se non si sa bene in qual misura – prevedendo l’applicazione nel circuito di un piccolo trasformatore, come si legge a pag. 99 del libro). Fra i quattro campioni d’onda disponibili (i cui grafici sono riportati nella figura sottostante) ho poi scelto di utilizzare come ‘timbro di partenza’ il n. 3, che mi è sembrato il più idoneo per una polifonia di tipo ‘tradizionale’.

    Forme d'onda Generatori Aletti
    Forme d’onda Generatori Aletti
  2. Filtraggio del campione grezzo scelto (operazione indispensabile e comunque prevista dall’inventore), con adeguata riduzione/eliminazione d’indesiderati armonici superiori (il risultato è un generale e gradevole ‘ammorbidimento’ del suono, come del resto si vede confrontando i due grafici corrispondenti (Generatore Aletti 3 e G.A. 3 filtrato).
  3. Messa in ‘loop’ del campione digitale così ottenuto.
  4. Trasposizione tonale dei singoli campioni (con l’applicazione di un breve ‘Fade In’ per rendere meno ‘brusco’ il transitorio iniziale di ogni nota: più lungo nei suoni gravi, minore in quelli acuti).
  5. I singoli files così ottenuti (23 in tutto) sono stati poi composti ‘step-by-step’ in modo polifonico (con il software di renderizzazione audio ‘Reaper’) allo scopo di ottenere – a scopo esemplificativo – la riproduzione di un breve corale armonizzato a 4 voci da Bach (‘Wer nur den lieben Gott lässt walten’); in alternativa avrei potuto anche procedere ad una più completa – sebbene maggiormente impegnativa – realizzazione di uno ‘strumento virtuale’ da suonare in tempo reale mediante campionatori software (tipo ‘Halion’), ma per gli scopi della presente dimostrazione ho ritenuto sufficiente limitarmi a quanto già descritto.
  6. Infine ho applicato degli adeguati effetti di riverbero per meglio contestualizzare le sonorità così ottenute in un ipotetico ambiente ecclesiastico: l’effetto finale lo potrete ascoltare nel file audio qui allegato.

M° Roberto Rampini


Roberto Rampini, nato a Parma nel 1957, dopo aver conseguito la maturità di Geometra si è brillantemente diplomato Maestro in ‘Organo e Composizione organistica’ presso il Conservatorio di Musica ‘A. Boito’ di Parma. Concertista, compositore ed insegnante, pittore e grafico, programmatore e inventore di numerosi giochi matematici, da tavolo e per computer, si è da sempre dedicato alle più svariate attività artistico-creative.

Sito Web: www.robertorampini.it

mail: robertorampini57@gmail.com

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/libroRobertoRampini/

‘Libro autobiografico di Roberto Rampini’: https://youtu.be/Y5XF4R-A_VM