La mia attività di appassionato restauratore di strumentazione elettronica e apparecchiature del passato ha suscitato l’interesse del più importante quotidiano nazionale: il Corriere della sera.
Dopo i primi contatti tramite la posta elettronica, è stato possibile concordare telefonicamente un appuntamento per visionare il materiale storico rimasto della ditta Fratelli Aletti. Infatti, nella serata di lunedì 25 Gennaio 2016, mi hanno fatto visita il Signor Riccardo Rosa, accompagnato da un fotografo per effettuare la visione delle apparecchiature elettroniche costruite da Enrico Aletti a cavallo tra la fine degli anni ’30 e i primi anni ’40.
Il noto giornalista del corriere della sera ha subito concentrato il proprio interesse sul prototipo dell’organo elettronico, poiché ciò che aveva davanti rappresentava un pezzo storico unico, nel senso proprio della parola, in quanto non ne esiste un altro in Italia.
Infatti, allo stato delle conoscenze attuali, Enrico Aletti è stato il primo italiano e anche il primo titolare di una fabbrica d’organi a canne ad avere brevettato un organo elettronico funzionante con lampade a gas inerte.
La piacevole intervista che lo stesso Rosa mi ha concesso si è subito trasformata in una gradevole chiacchierata informativa sulla storia della ditta Aletti e sul principio di funzionamento dell’organo elettronico che aveva davanti.
Il tempo però passa velocemente quando si è in lieta compagnia; l’ora era oramai tarda e il lavoro al giornale imminente, perciò ci si doveva salutare. Sono rimasto molto contento di avere conosciuto i due simpatici giornalisti del Corriere e ho molto apprezzato il loro interessamento alle apparecchiature tecnologiche costruite da Enrico Aletti, ma sono ancora più soddisfatto per avere conservato e riportato alla luce un piccolo pezzo della nostra storia; la storia sconosciuta del primo organo elettronico italiano funzionante con lampade a gas inerte.
Per quanti desiderano approfondire l’argomento segnalo che Riccardo Rosa ha scritto un altro interessante articolo dal titolo: “Premiata ditta Aletti e la storia sconosciuta degli organari monzesi” pubblicandolo sul giornale on line MBnews.